Descrizione
Le varie festività sono legate al mondo agro-pastorale. Caratteristiche le celebrazioni della Settimana Santa con processioni e canti religiosi in lingua sarda.
Nell’antico costume maschile si nota il corpetto rosso e nero, mentre in quello femminile risalta la gonna rossa con la banda di broccato, il corpetto dorato e un velo sulla cappa. In alcuni vestititi si usa anche la gonna verde scura.
Nell’antico costume maschile si nota il corpetto rosso e nero, mentre in quello femminile risalta la gonna rossa con la banda di broccato, il corpetto dorato e un velo sulla cappa. In alcuni vestititi si usa anche la gonna verde scura.
Festa di Santa Vitalia, Maria Vergine del Rosario e Santa Teresa
Chiamata dai Gesturesi “sa festa nosta” (era la festa più importante del paese fino all’istituzione della festa del Beato Nicola), cade la prima domenica di ottobre, mentre qualche giorno dopo, esattamente il 15 ottobre si festeggia Santa Teresa d’Avila, patrona del paese alla quale è dedicata la parrocchia principale.
Festa di Sant’Isidoro
La festa di Sant Isidoro di Madrid patrono degli agricoltori, cade il 15 maggio e per tale occasione venivano addobbati i gioghi dei buoi con i fiori selvatici e poi fatti sfilare in processione, buoi ormai sostituiti dai trattori nella vita lavorativa di chi cura i campi e anche i trattori vengono fatti sfilare in processione coperti da tappeti e coperte antiche.
Festa di San Giovanni
Il 24 giugno i pastori e tutti i devoti onorano il loro santo Patrono San Giovanni Battista, in tale occasione si facevano delle promesse e si poteva diventare “goppais de froris” scambiando dei garofani davanti alla statua del santo ci si impegnava a rispettarsi come veri e propri compari.
Festa della Beata Vergine d’Itria
Questa festività ha origini antichissime. I documenti sacri originano il culto come influenza della cultura bizantina nell’isola. In onore della vergine nel 1620 è stata eretta una chiesa che dista circa 4 km dal paese, immersa in una delle zone più suggestive dell’agro gesturese, ricca di sorgenti e attorniato da una vegetazione lussureggiante rappresentata in prevalenza da pioppi e querce. L’edificio è un vero e proprio santuario che presenta una struttura a forma di croce latina, con altare principale in pietra e legno. Ogni anno il rito dedicato alla Vergine si celebra con le novene, che hanno inizio dopo la Pasqua. Al termine del periodo settenario, che dura sette martedì, i fedeli guidati da parroco partono dal paese e giungono in solenne processione alla chiesa campestre, dove per quattro giorni il simulacro della Vergine verrà custodito e vegliato dai numerosi devoti con il canto del santo rosario in sardo, de is coggius e di antichi canti devozionali. Il giorno vero e proprio della festa è il martedì di Pentecoste, giorno nel quale il simulacro della Vergine Santissima in processione fa ritorno alla chiesa Parrocchiale dove è meta continua di devozione del popolo gesturese.
Festa di frà Nicola da Gesturi
religiosa 8 giugno (anniversario morte)
civile e religiosa 5 agosto (anniversario nascita)
La festività più importante è senza dubbio quella che riguarda la ricorrenza della morte di frà Nicola (8 giugno1958), nonchè la ricorrenza della nascita (5 agosto 1882) anch’essa molto sentita dal punto di vista religioso, che offre tre giorni di intense celebrazioni religiose, che hanno l’apice nella processione in onore del beato al quale partecipano numerosi fedeli, gruppi a cavallo, gruppi folk, provenienti da vari centri dell’isola, e la Santa Messa celebrata il giorno dopo dall’Arcivescovo, con la partecipazione dei frati cappuccini. Nella ricorrenza dell’anniversario della nascita vengono organizzati anche festeggiamenti civili. Frà Nicola è stato beatificato il 3 ottobre del 1999 dall’allora Papa Giovanni Paolo II.